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14-7-2011 Roma (RM) - Vive l'Italie, Forza Francia! La grande sfida al Gambero Rosso


14 Luglio, quale miglior scusa di una bevuta di vini francesi. La location è la Citta del Gusto di Roma del Gambero Rosso.  Si va un po’ titubanti non conoscendo la lista dei vini ai banchi di assaggio, ma solo quelli che verranno degustati in seminario. Il colpo d’occhio è subito piacevole e non si può non apprezzare la splendida e comoda terrazza del luogo in cui andremo a sorseggiare si spera del buon vino.


Vogliamo iniziar bene  puntando immediatamente il Philipponnat Millesime 2002, per passare ad un meno apprezzato Deutz 2002 , fino ai rinomati Moet & Chandon e La Grande Annè 2002 di Bollinger


La soddisfazione maggiore ce la forniscono i Champagne di Drappier con il suo elegante e al tempo stesso potente Grande Sandreè 2004 e lo straordinario Millésime Exception 1999, fresco, complesso e di una finezza unica. 


Chiudiamo con le bollicine passando ai bianchi secchi con un Chassagne Montrachet 2008 di Henri De Villamont  (Borgogna) dai sentori di cannella e di miele, di cui conserveremo un buon ricordo sperando che  riesca a trovare distribuzione anche in Italia. Degno di segnalazione anche  il Latour Martillac (Bordeaux), con le sue note erbacee che donano la giusta acidità nel bicchiere e di cui apprezzeremo successivamente anche il rosso. 


I vini italiani in selezione non permettono un confronto  equilibrato. Dai nostri appunti non ne esce bene il pur quotato Sapaio, ma gli preferiamo un inaspettato morbido, sapido Marangi Negroamaro di Mater Domini. Interessante il  Montefalco Sagrantino di Colpetrone, che fa scoprire la nostra predilizione per i vini autoctoni soprattutto quando mostrano potenza, profumi intensi e tannini equilibrati come questo. L'orgoglio nazionale vien fuori nel confronto tra i due piatti gastronomici in accompagnamento, non c’è ostrica che tenga quando mettendo in bocca gli assaggi della nostra prelibata cucina. Divino l’orzo con gamberi rossi, zucchine e zenzero.


Partecipiamo in un contesto affascinante, quale il teatro della Cucina della Città del Gusto, al seminario guidato di quattro vini francesi e quattro italiani  già degustati ai banchi. Non molto coinvolgente, nè tanto meno avvincente la chiacchierata tra i relatori Marco Sabellico e Thierry Desseauve.



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