20-9-2011 Roma (RM) - "Buono..." e incominciamo a conoscerli

Dopo la giornata precedente di saluti all’AIS, è la volta di una manifestazione che nel tempo sta conquistando sempre maggiori consensi: “Buono non lo conoscevo” di Go wine. Il “Buono” durerà negli anni, ma la dicitura “non lo conoscevo” probabilmente dovrà essere sostituita. Non è un caso infatti, se incontrando subito gli amici di “Degustazioni”, Mario, Antonio e successivamente Paolo R., per il primo calice ci ritroviamo a puntare tutti l’apprezzatissimo vino della costiera amalfitana di Marisa Cuomo, il Fiorduva, vino morbido e molto sensuale.

Passando dal banco della fornitissima Enoteca  a sorpresa rincontriamo Tae, una giovane blogger giapponese conosciuta durante I vini del mondo a Spoleto e che da allora è entrata nel gruppo “Degustazioni”. Quest’incontro ha  reso la serata veramente divertente. Avere visibilità nel mercato giapponese rende Tae un’attrattiva per qualsiasi produttore.

Momento esilarante al banco della “Casa Divina Provvidenza” di Nettuno, dove la titolare tiene con fin troppo orgoglio a promuovere un “Cacchione” e la simpaticissima Tae prima dubbiosa e poi con incredulità continua a ribattere: “Cachione? Cacchione?”, “quindi proprio Cacchione come Cacchio!!!”.  Risate a iosa.

Altro incontro è con Farnese Vini, la cui sorridente rappresentante già conoscemmo con piacere in occasione del Vigne & Cantine Day all’AIS. Il primo passagio per i bianchi è dedicato alla Cococciola e al Pecorino. Ripasseremo più tardi per l’Edizione, un blend di 5 vitigni autoctoni, probabilmente ancor troppo giovane e  al quale sinceramente preferiamo l’Opi, un Montepulciano d’Abruzzo sincero, dalla buona intensità ed equilibrato come piace a noi. Un vino che in tavola potrebbe trovare un facile abbinamento con della buona carne.
Consideriamo molto i suggerimenti forniti con competenza da Paolo M. sul gruppo e ci dirigiamo con sicurezza verso i vini campani di Dell’Angelo per provare il suo Greco di Tufo, vino sapidissimo e con un finale assolutamente fresco. Pasquale, l’uomo ovunque del gruppo, giungerà in ritardo e purtroppo scopriamo che ancora una volta dovrà essere rinviata la conoscenza con le due sorelle de La Rocca del Gusto.

Riconosciamo, tra i vari banchi, Dionigi con cui l’ultima volta durante il Moscato Wine Festival in tour a Roma con Go Wine  ci eravamo lasciati con la promessa di poter assaggiare il suo centellinato Passo Greco, passito appunto di Grechetto, che in quella circostanza mancava. Roberto Dionigi si ricorda immediatamente e ci rassicura che lo conserverà per noi fino a fine serata.

A questo punto passiamo dall’azienda che alla fine meriterà i nostri onori, la Caruso e Minini, su cui svetterà un sorprendente e affascinante Isula, un Catarratto elegante, fresco che ci regala un momento di grande soddisfazione. Ottima la presentazione dell’azienda fornita in prima persona dal produttore siciliano Stefano Caruso.

L’arrivo del fido Pasquale ci porta prima al banco di Adriano Gigante, i cui vini abbiamo più volte degustato e su cui ci limiteremo alla degustazione del solo Pinot Grigio, per poi passare invece dalla signora Sabrina elogiandoci con entusiasmo i vini Moschioni. Il Refosco, un vitigno a nostro avviso sottovalutato, in questa circostanza ci coglie impreparati nel trovarlo così selvatico, maschile e dagli odori terziari. Passiamo ad un Schioppettino, più equilibrato e con un evidente nota di ciliegia. Della gamma preferiamo senza dubbio il Pignolo più morbido e con una sua precisa identità.

E' giunta l'ora dei saluti, ma non dimenticandoci di passare per l'assaggio agognato di Passo greco del  Dionigi che chiuderà alla grande questa interessante ed intelligente manifestazione.